L'artista

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Marcello Aversa nasce a Sant’Agnello nel 1966. Diplomatosi presso l’ITC di Sorrento, comincia ad occuparsi dell’azienda paterna, piccolo ma storico opificio nel quale si producono laterizi per forni a legna già dal XVI sec. Negli anni ottanta, dal contatto quotidiano con la terracotta, emerge la sua grande passione: il Presepe Napoletano. In quegli anni ne realizza diversi nelle chiese della Penisola Sorrentina. A partire dal 1993 espone le sue opere alla mostra di Arte Sacra a Pompei, ottenendo grandi consensi per l’originalità e la particolarità dimostrate e vincendo per due anni consecutivi il premio per il miglior stand della mostra, premio organizzato dal Lions Club di Pompei. Egli riesce a modellare (utilizzando una stecca ed uno spillo) piccoli personaggi in terracotta la cui misura parte da 8 mm. per arrivare a 10 cm., inserendoli in una scenografia; crea così un genere tutto suo, dove scoglio e figure formano un solo blocco che viene infornato a 920°. Dal 1994 espone in collettive e personali, a Bruxelles, Napoli, Reggio Emilia, Soriano nel Cimino, Traunstein, Grottaglie, Lione, Giffoni Valle Piana, Spoleto, Corciano, San Sebastiano al Vesuvio, Torre del greco, Genova, Tricase, Frattamaggiore, Giarre, Rodi Milici, Stoccarda. Nel 2001 apre una Bottega d’Arte nel centro storico di Sorrento. Tante le città dove si sono allestite esposizioni con opere di Aversa: Schwarzaide (Germania) 2002 Bruxelles, nell’ambito dei Nocturnes di Sablon (2003), Deruta (2008), Cava dei Tirreni, presso il complesso monumentale di San Giovanni, Venezia nella Scuola Grande di san Teodoro (2005), quest’ultima si ripete nel (2007) con una sezione parallela nella Chiesa dell’Addolorata di Sorrento. Nel 2009 organizzata dall’U.C.I.D. (Unione Cristiana imprenditori e Dirigenti) della Liguria con il patrocinio della regione stessa e della provincia di Genova, una sua mostra presso il Museo Diocesano di Genova, inaugurata per l’occasione dal Car. Angelo Bagnasco. Dal qualche anno, pur non trascurando il presepe, Marcello Aversa si dedica alla realizzazione di opere che riproducono usi, riti e costumi della Penisola Sorrentina. In tale ambito, una mostra di suggestive Vie Crucis, dal titolo “Piccoli cammini di fede” si è tenuta presso la chiesa dell’Addolorata nel centro storico di Sorrento. Un diorama con le quattordici stazioni della Passione di Cristo e la Resurrezione è esposto permanentemente nella Scuola grande di san Teodoro a Venezia. Per la Pasqua di quest’anno, col patrocinio dell’Arcidiocesi Sorrento Castellammare, del Comune di Sorrento, Della basilica di Sant’Antonino e del Rorary Club Penisola Sorrentina ha proposto l’opera in terracotta “L’Albero della Vita” che rielabora un’antica tradizione del Sud Italia, quella dei Presepi di Pasqua. E’ in contatto con molti artigiani ceramisti di tutto il territorio nazionale, con i quali crea scambi culturali, da uno di questi nascerà presto una mostra dedicata ai Ceri di Gubbio. L’amministrazione di una fondazione che curerà l’allestimento di uno dei più grandi musei europei dedicati all’arte presepiale, ad Antequera nella provincia di Granada, ha acquisito alcune opere di Aversa per dedicargli una sala.
L’attaccamento quasi morboso al mondo dell’artigianato, lo porta ad organizzare dal 2007 nel borgo di Maiano a sant’Agnello, la mostra “Terre, Acqua e Fuoco”, ideata attorno alle antiche fornaci e nel quadro di una serie di iniziative che mirano a valorizzare, diffondere e proiettare nel futuro gli antichi mestieri della penisola Sorrentina. E’ in quest’ottica che nel 2009 il Maestro Lucio Dalla sostenitore di questa manifestazione ha invitato Marcello Aversa ad organizzare nell’ambito dell’evento beneventano “Quattro notti di luna piena” dei piccoli stages di ceramica rivolti ai bambini. Ai bambini è rivolta anche l’iniziativa “L’arte del domani, artigiani e piccole mani”. Piccoli corsi di cartapesta, ceramica ed intarsio a cui prendono parte oltre duecento bambini provenienti da tutta la Penisola Sorrentina. E’ proprio durante questo corso che si realizza un presepe ispirato al libro di Mons. Gennaro Matino “Il pastore della Meraviglia” dal quale lo stesso Matino prenderà spunto per realizzare un fumetto illustrato da Blasco Pisapia. In collaborazione con la Circumvesuviana s.r.l., l’Associazione borgo Maiano e grazie alla grande generosità degli artigiani che ruotano attorno al suo progetto sono state organizzate due aste di beneficenza (dicembre 2009 e 2010) la prima a favore dell’Associazione “L’Altra Napoli” realizzata presso la stazione circumvesuviana di Porta Nolana e la seconda a favore dell’associazione “Libera” di don Luigi Ciotti tenutasi a bordo della nave da crociera Splendida della MSC. Nel contesto della mostra internazionale del presepe di Città di Castello del 2010 ha organizzato una sezione di artigiani d’eccellenza della penisola sorrentina, che in diversi materiali hanno realizzato delle Natività apprezzate da migliaia di visitatori, mettendo in risalto non solo le opere stesse ma l’intero territorio, organizzando degustazioni enogastronomiche ed esponendo pannelli fotografici e video che rappresentavano la “Terra delle Sirene”. Esperimento riproposto lo scorso Natale in Urbania con l’esposizione di un gigantesco presepe napoletano. Egli è solito dire che l’artigiano più della crisi economica deve salvaguardarsi dalla crisi d’identità che stanno subendo le nuove generazioni. Secondo lui, sarà più difficile, recuperare un passato dimenticato che ristabilire i conti di uno stato. Ecco perché si batte da anni, affinché l’artigiano possa entrare nel mondo della scuola per dare le prime nozioni di manualità ai ragazzi, così presi, oggi, da cose che per lo più non appartengono alle nostre tradizioni. Le opere di Marcello Aversa sono esposte nella sua bottega a Sorrento e nella galleria d’arte Hofburg di Bressanone. Oggi il grande sogno di Marcello Aversa, è quello di tornare nel borgo che l’ha visto nascere e crescere le fornaci di Maiano per creare in quel luogo un centro di artigianato di eccellenza che possa avvicinare le nuove generazioni al mondo dell’arte e dell’artigianato.

Il borgo di Maiano   freccia

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